Punti chiave
1 A cosa serve lo SPID?
2 Quanto è difficile ottenere lo SPID e come risolvere il problema
Lo SPID, ossia il sistema pubblico di identità digitale, serve per accedere ormai a sempre più servizi della pubblica amministrazione: tra cui tasse, mense e trasporto scolastico, servizi anagrafici, prenotazioni per rinnovare documenti e tutte le prestazioni fornite da Inps.
Un solo accesso per fare tante cose e consentire agli uffici pubblici di identificarci anche a distanza. Per semplificare i passaggi, per creare più velocità e meno intralci anche al singolo utente.
Succede però che per entrare in possesso della propria identità digitale, c’è chi fatica parecchio. Soprattutto le persone anziane e, in generale, coloro che hanno meno dimestichezza con la tecnologia. Lo SPID in questo caso diventa una complicazione, non un aiuto.
Una nostra assistita ci ha raccontato la sua storia.
Ha accompagnato la madre ultraottantenne alle Poste a creare un’identità SPID ma, dopo tre “tentativi”, tutti falliti, ha perciò rinunciato e ha deciso di farlo in tabaccheria.
Si tratta solo di un esempio. Al di là del singolo caso, peraltro, ci sono diversi modi per ottenere uno SPID in modo assistito, pagando poco o nulla.
Vediamo allora dove e come.
TABACCHERIE
Da oltre un anno le tabaccherie collegate al servizio Mooney (quello che una volta si chiamava Sisalpay) sono in grado di fornire lo SPID attraverso l’ente certificatore Infocert. Il servizio costa 8 euro. La procedura si inizia online registrandosi e richiedendo uno SPID sul sito di Infocert. Fatto questo si può procedere all’identificazione di persona, appunto in tabaccheria, portando con sé il codice ottenuto al momento della richiesta fatta online, un documento di identità e la tessera sanitaria o codice fiscale.
Dopo circa 48 ore arriverà la mail con l’esito positivo.
COMUNE
Un’altra possibilità è offerta dagli uffici del proprio Comune. Quasi sempre sono gli Urp, gli uffici dedicati alle relazioni con il pubblico a fornire assistenza per l’attivazione dello SPID, attraverso i gestori di identità Sielte o Poste Italiane.
È una vera e propria procedura guidata: il cittadino prenota l’appuntamento in ufficio e completa la procedura di identificazione insieme all’addetto allo sportello. Per questo è fondamentale presentarsi con un documento di identità che dev’essere sempre quello originale, quindi niente copie né deleghe. Alla fine dell’operazione l’operatore invia al cittadino un’email con un codice e un pacchetto di attivazione. Con questi due “file” il cittadino può completare la procedura da casa.
CAF E PATRONATI
Anche in queste strutture è possibile avere aiuto per ottenere le credenziali SPID attraverso due provider: alcuni Caf sono convenzionati con Lepida, altri con Infocert. Così come in Comune, il cittadino può farsi identificare “de visu” direttamente nella sede del centro di assistenza e chiudere la pratica a casa, usando il computer o uno smartphone. Online è disponibile una lista nazionale degli sportelli che consentono di farlo.
I costi sono variabili. Il Caf Cisl, ad esempio, lo fa gratuitamente a tutti i soci, mentre chi non è iscritto deve pagare una somma quasi sempre a discrezione del singolo Caf, al quale ci si può rivolgere per un preventivo.
Se, nonostante queste soluzioni alternative, non siete comunque riusciti o non volete proprio fare lo SPID, c’è un’ultima possibilità. Infatti, la maggior parte dei servizi pubblici per i quali è necessario lo SPID possono essere erogati anche attraverso la Carta d’identità elettronica. Questa è l’opzione più semplice, anche se più dispendiosa.
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