L’accertamento fiscale è il procedimento amministrativo effettuato principalmente dall’Agenzia delle Entrate per verificare il corretto pagamento di imposte, tasse e contributi da parte dei contribuenti, professionisti e imprese. L’obiettivo della verifica fiscale è quello di verificare se l’impresa ha pagato o meno le tasse correttamente, in base alla dichiarazione dei redditi trasmessa. Nel caso contrario, attraverso l’accertamento vengono recuperate le somme non versate, più le relative sanzioni.

L’accertamento fiscale viene eseguito quando emergono:

  • discrepanze tra i dati dichiarati dall’impresa e quelli in possesso dell’Amministrazione finanziaria;
  • segnalazioni da parte di terzi: quando un dipendente segnala all’Agenzia le irregolarità del proprio datore di lavoro, come il mancato pagamento dei contributi previdenziali;
  • segnale di un possibile evasione fiscale: quando il tenore di vita del contribuente non è in linea con il reddito dichiarato.

Gli accertamenti fiscali si dividono in tre tipologie:

  • automatizzati;
  • formali;
  • sostanziali.

La notifica può essere fatta attraverso: Pec, Raccomandata o Ufficiale giudiziario.

Sebbene sia impossibile eliminare del tutto il rischio di un accertamento fiscale, adottare alcune misure può ridurre la probabilità di riceverne uno. Ad esempio è necessario.
– tenere una corretta contabilità e documentazione fiscale: registrare tutte le operazioni in maniera corretta e conservare, in maniera ordinata e accessibile a controlli, tutte le fatture, scontrini, ricevute e altra documentazione fiscale relativa alle proprie attività;
– redarre una dichiarazione dei redditi corretta e completa: verificare tutti i dati inseriti nella dichiarazione dei redditi prima di presentarla così da eliminare ogni possibile rischio di controllo;
– effettuare tutti i versamenti di tasse e contributi regolarmente: effettuare i pagamenti in maniera tempestiva e nei termini previsti. In caso di difficoltà chiedere, quando è possibile, la dilazione dei pagamenti.