Punti chiave
1 A chi è rivolto il bonus?
2 Quali sono i requisiti necessari?
3 Quali sono le agevolazioni? 

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto attuativo del “Fondo a sostegno dell’imprenditoria femminile” che prevede agevolazioni in forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Vediamo a chi sono rivolti specificamente questi incentivi.

Alla nascita delle imprese femminili

Nello specifico, si tratta di:

– micro, Piccole e Medie imprese femminili di ogni settore economico, costituite, con almeno una sede legale e/o operativa sul territorio italiano, iscritte al Registro delle Imprese da meno di 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione;
– lavoratrici autonome con partita IVA aperta da meno di 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione;
– aspiranti imprenditrici che intendono avviare una nuova attività (a condizione che costituiscano l’impresa entro e non oltre 60 giorni successivi alla data di approvazione della domanda di agevolazione).

Allo sviluppo e al consolidamento delle impresse femminili già esistenti

In questa categoria rientrano:

– micro, Piccole e Medie imprese femminili di ogni settore economico, costituite, con almeno una sede legale e/o operativa sul territorio italiano, iscritte al Registro delle Imprese da almeno 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione

Requisiti necessari

La misura si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili:

– cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie
– società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne
– imprese individuali con titolare donna
– lavoratrici autonome con partita IVA.

Sono ammissibili progetti che prevedono spese (al netto di IVA e altri oneri) relative a:

– immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività di impresa;
– immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività di impresa (es: acquisizione di brevetti, programmi informatici, soluzioni tecnologiche);
– servizi in cloud, funzionali ai processi fondamentali relativi alla gestione aziendale;
– personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda di agevolazione e impiegato nella realizzazione del progetto dell’impresa richiedente;
– esigenze di capitale circolante: materie prime, sussidiarie, materiali di consumo, servizi di carattere ordinario strettamente necessari allo svolgimento dell’attività di impresa, godimento di beni di terzi (es. spese di noleggio, canoni di leasing), oneri per la garanzia sui finanziamenti concessi (solo in caso di erogazione anticipata).
Queste spese sono ammissibili nel limite del:
– 20% del programma di spesa approvato, per le imprese costituite da non più di 36 mesi precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione;
– 25% del programma di spesa approvato, per le imprese costituite da più di 36 mesi precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione.
Sono ammissibili i progetti da realizzare successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed entro e non oltre 24 mesi successivi alla data di approvazione della domanda.

Non sono ammissibili programmi di spesa di importo superiore (al netto di IVA e altri oneri) a € 250.000,00 per i progetti relativi alla nascita di nuove imprese femminili e di € 400.000,00 per i progetti relativi allo sviluppo e consolidamento delle imprese femminili esistenti.

Le agevolazioni

Le agevolazioni previste variano in relazione alle Misure del bando e precisamente:

MISURA 1

Nascita delle imprese femminili.

Contributo a fondo perduto:

– pari all’80% del programma di spesa ammissibile (90% per le aspiranti imprenditrici in stato di disoccupazione) e fino a un massimo di € 50.000,00, per i programmi di spesa non superiori a €100.000,00;
– pari al 50% del programma di spesa ammissibile per i programmi di spesa compresi tra un minimo di € 100.000,00 e un massimo di € 250.000,00.

MISURA 2

Sviluppo e consolidamento delle imprese femminili.

Agevolazione pari all’80% del programma di spesa approvato, composta da:

– FINANZIAMENTO AGEVOLATO, pari al 50% dell’agevolazione complessiva ottenibile, erogato a tasso zero e senza garanzia, restituibile entro otto anni dalla data di erogazione con il pagamento di rate a cadenza semestrale.
Il finanziamento viene concesso a copertura delle spese di investimento rientranti nei precedenti punti a., b., c., d.
– CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO, pari al 50% dell’agevolazione complessiva ottenibile, concesso a copertura delle spese relative alle esigenze di capitale circolante, riportate al precedente punto e.
La domanda di agevolazione con il relativo progetto dovrà essere:
– compilata esclusivamente in forma telematica attraverso il sito di Invitalia spa (www.invitalia.it) a partire dalle ore 10,00 del 5 maggio 2022 per la Misura 1 e dalle ore 10,00 del 24 maggio 2022 per la Misura 2;
– presentata attraverso il sito Invitalia spa, a partire dalle ore 10.00 del 19 maggio 2022 per la Misura 1 e dalle ore 10.00 del 7 giugno 2022 per la Misura 2, fino ad esaurimento fondi.
La domanda dovrà obbligatoriamente contenere (pena invalidità):
– dati e profilo descrittivo dell’impresa richiedente;
– descrizione dettagliata dell’attività dell’impresa richiedente;
– analisi del mercato e relative strategie;
– aspetti tecnico – produttivi ed organizzativi;
– aspetti economico – finanziari.
Le domande presentate verranno valutate con procedura “a sportello valutativo”, attraverso un’istruttoria formale (in base all’ordine cronologico di presentazione) per la verifica dei requisiti dei soggetti richiedenti e del rispetto delle disposizioni normative e un’istruttoria tecnica, in base ai seguenti criteri di merito e premialità aggiuntive (riportati in estrema sintesi con i relativi punteggi):

Criteri di merito:

– adeguatezza e coerenza delle competenze possedute dai soggetti richiedenti, in rapporto alla complessità del progetto (da 0 a 12 punti);
– capacità del progetto di presidiare gli aspetti del processo tecnico – produttivo e organizzativo (da 0 a 4 punti);
– potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo e relative strategie di marketing (da 0 a 4 punti);
– fattibilità e sostenibilità tecnico – economica del progetto, con particolare riferimento all’equilibrio economico – finanziario, nonché alla pertinenza e coerenza del programma di spesa (da 0 a 10 punti);
– impianto sociale, occupazionale, ambientale, presidio di antichi mestieri, promozione del made in Italy (da 0 a 5 punti).

Premialità aggiuntive:

– progetti ad alta tecnologia, come definiti dal decreto attuativo (da 0 a 4 punti);
– progetti al alta tecnologia per la transizione digitale, come definiti dal decreto attuativo (da 0 a 2 punti).
Le domande che otterranno un punteggio complessivo inferiore a 21 punti in base ai criteri di merito non saranno ammesse all’agevolazione.
La documentazione relativa al Fondo per l’Imprenditoria femminile (scheda esplicativa, decreto normativo e decreto attuativo) è consultabile all’interno della sezione “Bandi” del sito di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, mentre la modulistica sarà disponibile a partire dalle rispettive date di compilazione della domanda di contributo per le singole Misure (5 maggio e 24 maggio 2022).
Le proponenti possono inoltre richiedere, al momento della compilazione della domanda, il servizio di assistenza tecnico-gestionale (al n. 848886886) che comprende:
– un tutoraggio – in fase di realizzazione del progetto – per accompagnare le imprese nell’utilizzo delle agevolazioni, supportarle nel predisporre le richieste di erogazione del finanziamento o altra documentazione di progetto, e trasferire competenze specialistiche, mediante incontri on line o in presenza che verranno pianificati insieme al tutor
– un voucher di 2 mila euro da utilizzare a copertura del 50% del costo sostenuto dalle imprese per l’acquisto di servizi di marketing o comunicazione strategica del valore minimo di 4 mila euro.

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