Punti chiave
1 Come funziona l’algoritmo?
2 La privacy dei dati
Un software per incrociare conti, case e redditi a caccia dei furbetti. Proprio così.
Con il decreto firmato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, l’Agenzia dell’Entrate metterà in uso un nuovo strumento per scovare gli evasori fiscali.
Come funziona l’algoritmo?
L’algoritmo effettuerà un controllo incrociato dei dati su conti correnti, carte di credito, patrimonio mobiliare e immobiliari, attingendo dai dati dell’Anagrafe tributaria e delle dichiarazioni fiscali dei contribuenti. Completata la scansione i contribuenti finiti sotto la lente del fisco riceveranno dall’Agenzia delle Entrare una comunicazione in cui verrà chiesto di fornire spiegazioni in relazione a eventuali incongruenze.
L’analisi compiuta dagli strumenti digitali, viene comunque assicurato, passerà comunque da un mediazione umana da parte degli operatori dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, che dovranno valutare in quali casi procedere negli accertamenti.
La privacy dei dati
La novità principale dello strumento riguarda però l’anonimato. Almeno in una prima fase istruttoria i dati raccolti in relazione a possibili anomalie saranno associati ad un codice senza svelare il nome del contribuente interessato e solo in una seconda fase potrà essere reso visibile il nominativo reale. Il decreto fissa poi i tempi di conservazione dei dati anonimizzati, fissando un termine dal secondo anno successivo a quello in cui “matura la decadenza della potestà impositiva”.
Sempre il provvedimento definisce poi tre ipotesi per la possibilità dei contribuenti di accesso ai dati. Dal momento della ricezione della lettera di compliance, cioè il primo “avvertimento” del fisco, dalla data di consegna del processo verbale di contestazione o della notifica dell’atto istruttorio o dell’atto impositivo in caso di contribuenti sottoposti a controllo oppure dal giorno successivo in cui matura la decadenza del potere di accertamento per i contribuenti che non fossero stati interessati dagli atti dei due punti precedenti.
Dottor Jacopo Fiammarelli
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